Legislazione Sanitaria

EVOLUZIONE DEL SSN

– ART 32 Costituzione 1948: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto

dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

– Dopo il 1948: Casse Mutue à frammentarie

Legge 833/78  o I Riforma sanitaria Istituzione del SSN:

  • Erogazione di trattamenti sanitari uniformi
  • Estensione dell’assistenza a tutti i cittadini per garantirne l’uguaglianza
  • Prevenzione delle malattie e degli infortuni
  • Globalità del servizio: prevenzione, cura, riabilitazione
  • Collegamento e coordinamento fra SSN e tutte le istituzioni e servizi
  • Affermazione della partecipazione dei cittadini come metodo per intervenite nelle
  • scelte in materia sanitaria
  • Importanza della formazione permanente del personale
  • Affermazione del contributo del volontariato
  • Centralità della programmazione come metodo per organizzare i servizi a partire
  • dalla conoscenza dei bisogni della popolazione.
  • Determinazione di 3 livelli di competenza, nazionale, regionale e degli enti locali
  • territoriali.

 

L’UNITA’ SANITARIA LOCALE (USL) struttura operativa dei Comuni è

l’asse portante della riforma. Articolata in DISTRETTI sanitari di base per

l’erogazione completa di servizi.

o Finanziamento tramite il FONDO SANITARIO NAZIONALE ripartito fra le varie

REGIONI per garantire uniformità nel territorio nazionale

o Costituzione dello stato del WELFARE.

II Riforma o D.Lgs 502/92 

  • Riordino della sanità pubblica: art 3:”USL è azienda dotata di personalitàgiuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica”
  • Regionalizzazione e aziendalizzazione
  • Piano sanitario nazionale come strumento di programmazione sanitaria
  • Definizione dei livelli di assistenza uniformi (LEA) che individuano lo standard minimo di prestazioni sanitarie da erogare sul territorio a tutti i cittadini (vincolodi bilancio)
  • Da USL ad ASL
  • FINANZIAMENTO: il finanziamento delle prestazioni di ricovero non avviene pisulla base delle giornate di degenza ma in base a tariffe predeterminate per ogniprestazione DRG nell’ambito di un tetto di spesa programmato per ogni azienda sanitaria.
  • RIPARTO DEL FINANZIAMENTO:
  • •Competenza Regionale
  • In base alla Quota Capitaria
  • • Tariffe sulle prestazioni
  • • LEA garantiscono:
  •  Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di lavoro
  • Assistenza sanitaria di base
  • Assistenza specialistica e semiresidenziale e territoriale
  • Assistenza ospedaliera in regime di ricovero o day hospital odi cura al domicilio del paziente
  • Assistenza residenziale sanitaria ai non autosufficienti e lungodegenti
  • Attività di supporto all’organizzazione sanitaria
  • DRG: è una strategia di classificazione dei pazienti in classi omogenee sulla base dicaratteristiche il cui insieme è correlato all’uso di risorse ospedaliere: i gruppisono di risorse. Ai singoli DRG sono attribuiti dei pesi relativi sulla base dei quali sono fissate delle tariffe delle prestazioni.Il DRG è abbinato al centro di costo epermette di determinare la casistica trattata dall’unità operativa.
  • Competitività tra pubblico e privato nell’erogazione delle prestazioni.
  • ACCREDITAMENTO: veniva adottato dalle regioni nei confronti di struttureprivate, nonché attività di controllo e remunerazione delle prestazioni.
  • REGIONALIZZAZIONE DEL SSN: alle Regioni venivano attribuite maggioriresponsabilità gestionali, organizzative e finanziarie.
  • Partecipazione del cittadino alla fase gestionale ed organizzativa del SSN:segnalazioni
  • Adozione della contabilità Economico-Patrimoniale
  • Emanazione della Carta dei Servizi sanitari
  • GESTIONE AZIENDALE:
  • • DG: nominato dalla regione
  • • Diploma di Laurea
  • • Esperienza quinquennale in enti e strutture pubbliche o private
  • • Rapporto di lavoro di diritto privato
  • • Durata 5 anni rinnovabile
  • • DG nomina:
  • DS: medico esperienza quinquennale, età inf 65 aa
  • DA: laureato in discipline giuridiche, esperienza quinquennaleetà inf a 65 anni
  • Consiglio dei sanitari: funzione tecnico-sanitaria
  • Collegio dei revisori: organi di controllo contabile
  • Conferma dei distretti sanitari
  • – D.Lgs 517/93: Riordino della disciplina in materia sanitaria
  • Istituzione delle AZIENDE OSPEDALIERE: con gli stessi organi delle Asl
  • Gli ospedali che non si sono costituiti in azienda ospedaliera conservano la natura
  • di PRESIDI OSPEDALIERI dell’ASL CON UN DIRIGENTE MEDICO IN QUALITA’ DI
  • RESPONSABILE delle funzioni IGIENICO-ORGANIZZATIVE e un DIRIGENTE
  • AMMINISTRATIVO per le funzioni di COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO.

D.Lgs 229/99: Riforma sanitaria “ter”

  • Completamento del processo di regionalizzazione
  • • Adozione di un atto di diritto privato (ATTO AZIENDALE)
  • • Disciplina la suddivisione delle Asl in distretti, che autonomamente
  • assicurano i servizi assistenziali
  • Valorizzazione del ruolo delle regioni
  •  Concorrono alla programmazione sanitaria nazionale attraverso proposte attraverso il PSN Elaborano il PSR per la programmazione dei servizi offerti
  • • Articolazione del territorio Asl e dei distretti
  • • Predisposizione di principi e criteri per l’adozione dell’atto aziendale
  • • Finanziamento delle Asl
  • • Vigilanza, controllo e valutazione dei risultati.
  • Rafforzamento del ruolo dei Comuni attraverso il PSLocale
  • Istituzione della CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SOCIO-SANITARIA REGIONALE
  • Viene attribuita alle Regioni la competenza in materia di ACCREDITAMENTOISTITUZIONALE.
  • Partecipazione dei Cittadini
  • Valorizzazione del ruolo della formazione continua e dell’aggiornamento
  • professionale
  • DEFINIZIONE DEI LEA e comprendono i servizi e prestazioni delineati dal PianoSanitario Nazionale articolate in 3 aree:
  • • Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e lavoro
  • • Assistenza distrettuale
  • • Assistenza ospedaliera
  • Previsione di un’area di integrazione socio sanitaria e delle professioni sociosanitarie(area materno infantile, anziani, handicap, patologie psichiatriche edipendenze da droga alcool e farmaci, infezioni da HIV, patologie in fase terminale, inabilità e malattie cronico degenerative.
  •  Revisione delle disposizioni sulla dirigenza medica e delle professioni sanitarie:
  • unico ruolo distinto per profili; collaborazione multiprofessionale, autonomia
  • Nuovi principi in materia di ricerca sanitaria
  • – COMPETENZE:
  • STATO: definizioni degli obiettivi e PSN, definizioni dei LEA e aree di intervento
  • prioritarie
  • REGIONI: Definizione del PSR, definiscono le priorità per il territorio, Garantisconoi LEA, possono assicurarne di più elevati ma con risorse regionali, definisce la quanti e qualità dei servizi di tutela della salute
  • AZIENDA SANITARIA LOCALE:
  • Mantiene il ruolo dettato dalla legge 833/78
  • • Ruoli:Medico di Medicina Generale: rende esplicita la domanda
  • • Distretto:coordina i servizi per un bacino territoriale dai 60000 ai
  • 100000 abitanti.
  •  Coordina la propria attività con quella dei dipartimenti
  • Autonomia Tecnico gestionale
  • Nomina di un direttore di distretto
  • Ha competenze in assistenza specialistica ambulatoriale,
  • prevenzione e cura delle tossicodipendenze, attività di
  • consultorio, assistenza domiciliare integrata, assistenza ai
  • malati terminali e con HIV.
  • Criteri di :
  • EFFICACIA: adeguata interpretazione e
  • soddisfacimento dei bisogni degli utenti
  • EFFICIENZA: utilizzo di risorse minime necessarie,
  • senza sperperi.
  • • Poteri gestionale affidati al DG che nomina DS DA (con la legge 251/2000
  • anche il direttore del SITRA) affiancato DA COLLEGIO DI DIREZIONE E
  • CONSIGLIO DEI SANITARI
  • – AZIENDA OSPEDALIERA:
  • Stessi organi della ASL
  • Finanziamento in parte assicurato dalla Regione e in parte dal pagamento delle
  • prestazioni a carico dell’ASL con l’utilizzo di DRG e del nomenclatore tariffario.
  • – DIPARTIMENTI: integrazione delle unità operative affini all’interno di un’ASL, per impostare
  • correttamente budget, investimenti e formazione del personale.

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Posted by on May 24 2023. Filed under 1 MODELLI ORGANIZZATIVI, LEGISLAZIONE SANITARIA. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

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