Gestione delle Competenze

La competenza è una caratteristica intrinseca di un individuo casualmente collegata a una

performance eccellente in una mansione; si compone di motivazioni, tratti, immagine di sé, ruoli

sociali, conoscenze e abilità.

Dall’ inizio degli anni settanta , quando lo psicologo David Mc Clelland ha presentato il modello

delle competenze , sono state effettuate più classificazioni delle competenze stesse:

  1. Competenze individuali e competenze organizzative
  2. Competenze di soglia e competenze distintive
  3. Competenze di base (sapere minimo),tecnico-professionali (specifiche per una certa

attività) e trasversali (diagnosticare, relazionarsi e affrontare).

L’acquisizione e il perfezionamento delle proprie competenze implicano l’impegno a un costante

apprendimento :

v Il concetto di esperienza legato in parte all’anzianità di servizio, ma di più a un processo attivo

di revisione e affinamento delle nozioni teoriche nel confronto con la realtà operativa

v I cinque livelli di competenza nell’infermieristica clinica identificati mediante la ricerca:

• Novizio

• Principiante avanzato

• Competente

• abile

• esperto

3,racconto di una iniziativa volta a mettere l’accento sulle prestazioni di eccellenza

di vari infermieri

management delle competenze ovvero processo con i quali i dirigenti gestiscono e sviluppano

il patrimonio di competenze in sintonia con le scelte strategiche aziendali.

In questo processo si riconoscono le seguenti fasi:

  1. individuazione delle competenze
  2. traduzione delle competenze individuali in comportamenti osservabili
  3. rilevazione e mappatura delle competenze
  4. gestione delle competenze

ECM

Il sistema ECM viene riconosciuto come strumento ottimale per garantire la formazione continua

finalizzata a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche, manageriali e a supportare i

comportamenti degli operatori sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza,

sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal SSN.

L’ assistenza infermieristica e la medicina basata su prove di efficacia (evidence based nursing).

Per EBN si intende l’uso esplicito, ragionevole e rigoroso delle migliori prove di efficacia

disponibili, quando si prendono decisioni sul paziente.

Per praticare l’EBN è fondamentale la capacità di consultare e interpretare validamente la

letteratura scientifica.

Le prove di efficacia sono classificate in vari livelli a seconda del rigore di ricerca: si considerano di

livello A ,il più alto, quelle che sono frutto di metodi primari come la sperimentazione clinica

controllata, o di un metodo secondario come la metaanalisi.

La metaanalisi è un metodo statistico di sintesi dei risultati e informazioni su una stessa ipotesi,

prodotti in differenti ricerche, congiunti in un quadro più generale. La metaanalisi, conosciuta

come revisione sistematica, rappresenta una modalità di approccio non soggettiva per fornire una

sistematicità e completezza alle evidenze scientifiche disponibili concernenti una specifica area

d’intervento.

Dall’analisi delle prove possono prendere origine linee guida cioè raccomandazioni di condotta

clinica, tendenti a tradurre nella pratica le conoscenze scientifiche più valide e aggiornate. Esse

sono emanate da organismi autorevoli: esempi sono i Centers for Disease Control (CDC) e la

Cochrane Collaboration.

La consulenza infermieristica si può definire come il processo tramite il quale un infermiere

fornisce informazioni e consigli su metodiche e tecniche professionali nella materia in cui ha

sviluppato una particolare competenza.

Il benchmarking è la pratica di essere abbastanza umili da ammettere che qualcun altro è migliore

in qualcosa ed essere abbastanza saggi da provare ad imparare abbastanza per poter essere come

lui e superarlo.

Esso rappresenta uno strumento per la gestione della qualità e consiste in un metodo di confronto

sistematico e continuo dei propri servizi e processi produttivi con quelli di altre aziende.

In base al contesto in cui lo si pratica, ve ne sono due tipi:

  1. benchmarking interno che confronta uno stesso processo tra parti diverse di una

medesima organizzazione

  1. benchmarking esterno o competitivo che mette a confronto determinati processi , metodi

e prestazioni della propria azienda con quelli delle aziende direttamente concorrenti sul

mercato.

Un’ altra classificazione:

  1. benchmarking di servizio consiste in un procedimento di misurazione e confronto delle

soluzioni progettuali,costi al fine di stabilire la superiorità tra i servizi esaminati

  1. benchmarking di processo misura e mette a confronti processi di aziende che realizzano

processi analoghi

  1. benchmarking strategico è un processo finalizzato alla comprensione delle strategie delle

aziende al fine di realizzare strategie di miglioramento delle proprie prestazioni

ogni processo di benchmarking si articola nelle fasi seguenti:

  1. selezione delle aree di risultato o processo
  2. definizione degli ambiti di riferimento per lo svolgimento del confronto
  3. costituzione dell’apposito gruppo di lavoro
  4. ricerca e raccolta di dati
  5. analisi delle informazioni raccolte
  6. adozione dei provvedimenti di miglioramento

Short URL: http://oltreleidee.altervista.org/hp/?p=345

Posted by on May 24 2023. Filed under 4 GESTIONE DEL PERSONALE, GESTIONE COMPETENZE. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Comments are closed

Photo Gallery

Designed by Gabfire themes