Gestione e Progettazione del Lavoro a Turni

La gestione quantitativa è uno dei problemi centrali nel management del personale .

Turnistica =strumento organizzativo

Fattori che influenzano la gestione dei turni:

  1. aspetti organizzativi-assistenziali variabili legate al fabbisogno assistenziale
  2. aspetti bio-psico-sociali del personale tolleranza al lavoro turnistico ed è molto variabile da

numerosi fattori (fattori personali, fattori familiari,fattori sociali,fattori legati alla

turnazione stessa, fattori legati al posto di lavoro).effetti negativi del turno sulla persona

(biologico, sanitario, psico-sociale, lavorativo)

  1. aspetti normativi :

legislazione in materia di orario di lavoro:

  1. costituzione della repubblica
  2. codice civile art. 2107 e 2108 lavoro straordinario e art,2109 periodo di riposo
  3. legge 370 del 22/02/34 riposo domenicale di 24 0re
  4. legge 260 del 27 /05 /1949 identifica i giorni festivi e una maggiorazione retributiva se si

lavora nei giorni festivi

  1. legge 54 del 5/03/1977 riduzione delle festività ma introduzione di 4 giorni di riposo

compensativo

  1. legge 104 del 5 /02/1992 delibera agevolazioni per i familiare con handicap 3 giorni mensili

di permesso dal lavoro

  1. legge 151 del 26/03/2001 sostegno maternità e paternità congedo parentale ,per malattia

figlio

  1. legge 66 del 8/03/2003 8 ore giornaliero per 48 ore sett limite di 12 re di lavoro

straordinario

  1. legge 213 del 19/07/2004 regime sanzionatorio per violazioni in materia di orario di lavoro
  2. circolare ministeriale 8/2005 chiarimenti sulle previgenti normative.

 

Istituti previsti D.lgs.66/2003 e del D. lgs.213/2004:

  1. orario di lavoro
  2. periodo di riposo
  3. lavoro straordinario
  4. lavoratore notturno
  5. lavoro a turni
  6. lavoratore a turni
  7. lavoratore mobile
  8. lavoro offshore
  9. riposo adeguato
  10. contratti collettivi di lavoro

Quadro riassuntivo delle tipologie di assenze

Classificazione e composizione dei turni

Si parla di turni quando l’orario di lavoro assume particolari caratteristiche e deve essere :

  1. sostenuto da più persone che si danno il cambio
  2. organizzato in sequenza di presenze e assenze
  3. articolato in fasce orarie che suddividono temporalmente la giornat

categorie di turni:

  1. turni diurni o giornalieri che coprono in genere 12/14 ore giornaliere
  2. turni nelle 24 ore che coprono tutte le 24 ore e si distinguono a loro volta:

• turni a struttura regolare :il turno è articolato in base ad una sequenza che si ripete

in modo sistematico

• turni a struttura variabile: il turno è articolato in base ad una sequenza che varia

nell’arco della sett o di un altro periodo prestabilito

• turni a struttura flessibile: il turno assume varie configurazioni e non è articolato in

base ad una sequenza tipica.

I turni possono presentare varianti di orario continuato o spezzato ed essere articolati solo sui

gironi feriali o prevedere anche i giorni festivi.

Elementi che compongono la struttura di un turno:

  1. sequenza: è la successione ordinata di presenza, assenze, riposi, tipica di un turno
  2. ciclo :è la durata in giorni di una sequenza
  3. passo: è il numero di giorni lavorati in modo continuativo interrotti da stacchi presenti in

una sequenza

  1. fasi della sequenza :intervallo in ore di assenza tra due presenze in servizio.

Rappresentazione grafica e metodi di stesura

Il turno è in genere stilato sulla base di una semplice matrice costituita da una griglia quadrettata

nella quale vengono riportati su di un lato gli operatori in turno e sull’altro i giorni del periodo

temporale preso in considerazione.

I metodi di compilazione del turno sono:

  1. metodo consecutivo o lineare
  2. metodo diagonale si compila in senso geometrico
  3. metodo a scacchiera è idonea per i turni con struttura variabile e per turni a sequenza

multipla

turni con sequenza regolare=struttura fissa di presenze/assenze che si ripete in modo continuo

turni con sequenza variabile=presentano variazioni quantitative nella distribuzione temporale.

Sistemi di progettazione e gestione dei turni si ispirano al principio manageriale generale di

conciliare al meglio l’esigenza aziendale di utilizzo del personale con le singole esigenze dei

dipendenti.

Puo’ essere divisa nelle due funzioni di pianificazione e operativa di gestione del personale e del

servizio.

Si compone di una serie di attività distinte tra loro:

  1. progettazione: studi sul fabbisogno
  2. gestione: stesura dei turni
  3. rilevamento delle presenze: monitoraggio del servizio
  4. anagrafe giuridica: gestione dello stato di servizio personale

i modelli organizzativi di progettazione e gestione dei turni in base al livello organizzativo a cui

sono affidati possono essere suddivisi in :

  1. accentrati svolto dagli infermieri
  2. decentrati svolte dal coordinatore

assistenza erogabile ore di assistenza che è possibile produrre in un arco temporale in base alla

risorsa umana assegnata

fabbisogno assistenziale indicare la risorsa oraria o in personale necessaria per garantire un

certo livello quali-quantitativo assistenziale desiderato.

Dotazione numero di operatori assegnati U.O:

presenza indica il numero di personale intervenuto in un arco temporale.

Metodi per misurare la risorsa infermieristica procedono partendo da tre approcci diversi:

  1. sui bisogni o condizioni dell’assistito: il grado di bisogno viene quantificato mediante

l’assegnazione degli stessi a classi di dipendenza che esprimono il grado di complessità

assistenziale

  1. sulle attività assistenziali: assegnazione dei tempi standard (indice di consumo di

risorsa medio)carico di lavoro si intende la quantità di lavoro necessario dato un

contesto operativo e un periodo di riferimento, per trattare i casi che vengono

sottoposti ad una unità organizzativa

  1. sugli standard normativi: parametri assistenziali fissati da norme , certificazioni,

accreditamenti

i metodi di rilevazione della quantità assistenziale si distinguono in base alla modalità di

rilevazione in:

  1. metodi di bottom-up :sono di tipo analitico e procedono dal piccolo al grande

scomponendo il ciclo produttivo in varie fasi

  1. metodi top-down: procedono dal grande al piccolo e sono caratterizzati da una rilevazione

sintetica che non entra nel dettaglio delle fasi produttive.

Accreditamento

L’accreditamento è divenuto una procedura obbligatoria di accesso ai contratti con il SSN.

L’inserimento del processo di accreditamento nella normativa italiana, iniziato con D.lgs 502/92 ha

configurato l’accreditamento come strumento finalizzato a selezionare , sulla base di criteri di

qualità, i fornitori di prestazioni nell’ambito del SSN. Con il successivo D.lgs 229/99 ne ha

accresciuto il significato dichiarando che l’accreditamento è funzionale alla programmazione

sanitaria, ed è finalizzato a garantire e promuovere la qualità dell’assistenza.

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Posted by on May 24 2023. Filed under GESTIONE E PROGETTAZIONE DEL LAVORO A TURNI. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

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