Analisi Organizzativa Sistemica

Analisi Organizzativa Sistemica: è finalizzata ad intervenire sulle organizzazioni per migliorarne il

funzionamento e cercare di risolverne i problemi.

– Uno strumento che prende in considerazione tutti i fattori in gioco e che mette a fuoco i

più rilevanti rapporti causa-effetto.

– Uno strumento diagnostico per rintracciare le carenze e le incongruenze e per orientare gli

interventi di riprogettazione

– Uno strumento di registrazione delle situazioni organizzative.

ANALISI SISTEMICA:

– È il fondamento teorico dell’analisi organizzativa

– Centra la sua attenzione sui rapporti e sulle reciproche influenze che legano fra loro i

diversi elementi che compongono il sistema in esame.

CARATTERISTICHE DEI SISTEMI ORGANIZZATIVI:

– Apertura all’ambiente esterno

– Coerenza delle parti che compongono il sistema, cioè devono essere adeguati alle

caratteristiche dell’intero sistema.

– Presenza di nessi di multicasualità nei collegamenti fra i diversi elementi e azioni: cioè

possedere delle modalità di finanziamento in base alle quali non è possibile individuare un

solo rapporto causa/effetto.

– FATTORI DI INGRESSO: Tempo, Risorse economiche, Ambienti fisici, Tecnologia, Stili di

comportamento, contesto politico geografico ed economico, valori sociali, legislazione.

– PROCESSO (AZIENDA OSPEDALIERA):

Variabili di contesto interne:

• Variabili individuali: caratteristiche delle persone in termini di

comportamento, motivazione al lavoro, competenze e esperienza.

• Variabili sociali: riguardano i rapporti fra:

Professionista e assistito

• Medico e assistito

• Medico e professionista

• Dirigente del servizio e coordinatori delle unità operative

• Coordinatore e professionisti dell’ U.O.

• Infermieri e operatori di supporto

Sono vere e proprie relazioni sociali che possono o meno riguardare

direttamente l’attività assistenziale.

• Variabili istituzionali: riguardano l’assetto istituzionale dell’azienda in

esame.

La struttura di base: si intende l’ossatura centrale dell’organizzazione. Alcuni

elementi della struttura sono:

• La suddivisione nei dipartimenti e nelle unità operative e le relazioni

fra loro

• La gerarchia

• La divisione delle funzioni, delle mansioni, dei compiti e delle

operazioni

• L’articolazione e la composizione degli spazi fisici e ambientali

• La suddivisione dell’organico

• La ripartizione delle risorse tecnologiche

• La ripartizione delle risorse economiche

•

Gli organi di STAFF non hanno diretta responsabilità decisionale ma

esercitano un’attività di elaborazione e di supporto alla linea gerarchica. à

ELABORANO INFORMAZIONI UTILI ALLA LINEA GERARCHICA.

L’ORGANIGRAMMA è la rappresentazione grafica che visualizza la

distribuzione delle responsabilità ai vari livelli.

All’interno della struttura le relazioni sono di due tipi:

• GERARCHICHE : esistenza di un chiaro rapporto di responsabilità.

o A prevalente contenuto organizzativo e gestionale

o A prevalente contenuto specialistico e assistenziale

• FUNZIONALI: quando due operatori collaborano al fine di raggiungere

un obiettivo comune.

  • LA DIVISIONE DELLE FUNZIONI E DELLE MANSIONI DEI COMPITI E DELLE

OPERAZIONI:

  • L’AMBIENTE FISICO:

o Essere funzionale

o Facilitare lo scambio delle informazioni

o Facilitare il soggiorno degli operatori

o I meccanismi operativi:

• I servizi di selezione, formazione e gestione del personale

• I modelli di presa di decisione

• La gestione del sistema informativo

• I sistemi di valutazione e controllo dei risultati

• I meccanismi di premio e sanzione

• I rapporti fra i servizi comuni

• La gestione delle risorse finanziarie

• I meccanismi, l’acquisizione di beni e servizi sanitari

• La gestione dei processi di cambiamento

Hanno lo scopo di determinare l’attività organizzativa nel suo processo di

assunzione dei fattori in ingresso, di amministrazione e di trasformazione degli

stessi in servizi in uscita. I meccanismi operativi limitano la discrezionalità dei

membri di un’organizzazione. I meccanismi operativi sono:

• L’ufficialità

• L’impersonalità

o I processi sociali: sono rappresentati dai comportamenti personali e collettivi che

gli individui appartenenti a una determinata organizzazione mettono in atto

rispetto ad essa. Rientrano in essa:

• I COMPORTAMENTI DI ACCETTAZIONE: segnalano che gli attori organizzativi

si identificano completamente con gli elementi e i processi che costituiscono

l’organizzazione

• I COMPORTAMENTI DI RIFIUTO: indicano un aperto dissenso e si

manifestano con elevata conflittualità che sfocia in richieste di trasferimenti

e dimissioni, aumento di periodi di malattia.

• I COMPORTAMENTI DI COMPENSAZIONE: comprendono quei

comportamenti discrezionali che, in assenza di caratteristiche definite della

struttura di base, costituiscono un rimedio organizzativo che tende a far

raggiungere ugualmente gli scopi all’organizzazione.

• GLI STILI DI DIREZIONE E LEADERSHIP: riguardano le modalità con le quali

viene esercitata l’influenza sui propri collaboratori dalle persone con

responsabilità organizzative.

– SERVIZI EROGATI: Educazione, prevenzione, diagnosi, terapia, cura, riabilitazione,

Assistenza alberghiera, sviluppo professionale.

– DIAGNOSI DEI FABBISOGNI ORGANIZZATIVI: si può ipotizzare un percorso che, partendo dai

servizi in uscita, passi per l’analisi dei fattori in ingresso, della struttura di base, dei

meccanismi operativi e dei processi sociali. I criteri fondamentali sono

o Non analizzare tutto ma solo i fattori ritenuti più importanti e critici

o Per importanza si intende la priorità in base a fattori strategici e di indirizzo

generale

o Per criticità si intende la difficoltà oggettiva rilevabile di un determinato fattore,

causata dalla sua imprevedibilità, dal suo grado di assorbimento di risorse, dalla

problematicità di gestione.

– INDICATORI DI COMPLESSITA’ ORGANIZZATIVA:

o DIFFERENZIAZIONE E INTEGRAZIONE:

• Specializzazione àDifferenziazione: erogazione di attività estremamente

differenti fra loro

• Necessità di coordinamento à Integrazione: far lavorare insieme tutte le

professioni

• Maggiore è la differenziazione e maggiore sarà la necessità di integrazione

aumentando così il carico gestionale.

o AUTONOMIA DEGLI OPERATORI: tanto è più ampia l’autonomia decisionale di cui

godono i professionisti tanto maggiore sarà la necessità di integrazione e i

problemi di gestione.

o STANDARDIZZAZIONE/PROGRAMMAZIONE: Più si riesce a standardizzare le

modalità operative, meglio si programmano i tempi e le risorse che quell’attività

richiede innalzandone il rendimento organizzativo.

o INTERDIPENDENZA: Il grado di interdipendenza nell’espletamento delle attività di

un’unità operativa o di un operatore con altre unità o con altri operatori è un

importante indice di complessità organizzativa. Più si dipende dagli altri per

l’erogazione di un servizio, più l’attività sarà legata a quella degli altri e maggiori

saranno le necessità gestionali.

o INTERVENTI CORRETTIVI: si possono rivolgere alla struttura di base ai meccanismi

operativi ai processi sociali o in maniera combinata.

– CONCLUSIONI: vi sono due indirizzi fondamentali per l’analisi:

o Non è possibile risolvere alcun problema organizzativo se l’analisi è limitata ai

singoli fattori determinanti senza tenere conto delle connessioni e delle

interdipendenze fra questi fattori

o D’altra parte sebbene ogni elemento sia collegato e influenzi tutti gli altri, in ogni

sistema organizzativo esistono delle influenze critiche, dei rapporti che

prevalgono sugli altri.

Short URL: http://oltreleidee.altervista.org/hp/?p=306

Posted by on May 24 2023. Filed under 2 MANAGEMENT METODI E STRUMENTI, ANALISI ORGANIZZATIVA. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Comments are closed

Photo Gallery

Designed by Gabfire themes